Lavoro

    Per quanto la frase “se potessi, smetterei di lavorare” venga pronunciata con una certa facilità, in realtà nel pronunciarla non si tiene conto dell’importanza che il lavoro ha nella vita delle persone, come ruolo sociale e come identificazione personale.

  È per questo che la sua perdita produce disorientamento nell’idea di sé stessi e nella percezione del proprio futuro, alimentando un malessere che può assumere la forma della depressione, dell’ansia, della perdita di autostima, stress e sintomi conseguenti (ipertensione, patologia coronarica, insonnia, ecc.).


    Stesso tipo di meccanismo interviene in caso di mobbing o problematiche relative alla posizione lavorativa e/o  a rapporti problematici con i colleghi o con i superiori.



    A livello sociale e relazionale, le problematiche relative all’ambiente di lavoro o alla perdita dello stesso, influiscono sulla possibilità di riconoscersi in maniera positiva nel proprio ruolo sociale, rendendo così la personalità più fragile.

    Un intervento psicologico per coloro che a causa delle problematiche lavorative, vivono momenti di depressione, ansia, disorientamento, rabbia distruttiva, cali dell’autostima, si propone di operare su diverse dimensioni della personalità (emotiva / cognitiva / motivazionale) attraverso un sostegno alla stima di sé,riattivando i pensieri positivi capaci di mobilitare risorse, interrompendo i circoli viziosi che producono difficoltà nelle relazioni.


    Si propone altresì di modificare l’approccio al problema,  cioè di portare al centro del proprio pensiero una possibile soluzione, identificarne i limiti e cominciare ad agire.


    La durata e la cadenza degli incontri saranno valutati sul singolo caso e sull’esigenza riportata, vista la moltitudine delle situazioni ipotizzabili.